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domenica 29 novembre 2015

Straordinario!

Straordinario! No, non parlo della nascita di un nuovo blog, ma del merito di """"pianificare"""" il lavoro (notare la sovrabbondanza di virgolette) nella grande industria italiana.

La cosa che più mi dà addosso è il considerare normalmente una quota fissa di straordinario nella stima del carico di lavoro, così in caso di emergenza si fa lo straordinario straordinario (invece del solito straordinario ordinario).

Il modo per far accettare socialmente questa assurdità è l'aver diffuso la cultura del "mica vorrai fare le tue 8 ore e andartene?". 8 ore lavorate seriamente e in modo efficiente è la nuova definizione di scansafatiche. Molto meglio cazzeggiare alla grande, ma per 12 ore al giorno. Tanto conta solo la presenza.

Mi si dirà che lo straordinario costa.
Certo.
Costa.
Se lo paghi.

Ma questo è il passato, nel futuro ci saranno ricchi incentivi non economici, tipo pacche sulla spalla, complimenti ecc... ma senza abusarne, non sia mai che a qualcuno venga voglia di chiedere un aumento!!!

Poletti, che ultimamente se ne esce con delle trovate "geniali", sogna il ritorno al cottimo, dimenticandosi che un'industria con 10 tecnici, 20 controllori e 50 gestori ti mette NECESSARIAMENTE nella condizione di non concludere mai niente.

Un'azienda furba fa questo: LINK.

Un'azienda italiana mediogrande invece di solito cosa fa?
1. Delocalizza la produzione
2. Esternalizza l'ingegneria
3. Ingigantisce il comparto amministrativo e di controllo

Non avrò questo grande database dell'industria italiana ma tutte le testimonianze dirette che ho vanno in questo senso, e secondo me è un vicolo cieco.